Melegnano 2023 Sezione Poesia
La Giuria della XXVIII Edizione del Premio Città di Melegnano 2023 presieduta nella sezione Poesia da Massimo Barile, dopo attenta valutazione delle opere pervenute ha così decretato:
Opera 1^ classificata: «Non avrò paura» di Maggiorina Tassi, Roma. Questa la motivazione della Giuria. «La visione poetica di Maggiorina Tassi penetra in una dimensione sospesa come a voler ritornare alle radici, al “giardino ritrovato”, lambendo “l’anima ferita” sotto un “cielo senza fine”.
Nell’animo permangono solo “pensieri d’amore” ed il cuore “vestito di luce” che riconducono al giacimento emozionale capace di trasmutarsi alchemicamente in un canto lirico.
Il processo lirico attraversa il silenzio dell’anima e catapulta nella luce infinita d’una visione che distilla, con la sua Parola, il senso dell’umano vivere». Massimo Barile
Vince: Attestato – Trofeo Benedetto Di Pietro – Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 100 copie all’autore – Pubblicazione della poesia sull’Antologia – Pubblicazione della Poesia su Internet www.club.it
Opera 2^ classificata: «Nessuno si accorgerà della mia dipartita» di Sergio Baldeschi, Montecerboli (Pisa). Questa la motivazione della Giuria. «Nella lirica di Sergio Baldeschi domina il senso di dissolvimento, tra assenza e senso di “non appartenenza” a questo mondo, e la sua visione s’impregna d’un senso d’impotenza davanti al crollo d’ogni presunta certezza.
Il processo lirico è pervaso di “struggente dolcezza”, densa di “misteri” e profonde riflessioni d’un poeta che, come un “eremita che rinuncia a sé”, anela un sostegno per l’anima.
La sua Parola è sempre raffinata ed elegante, capace di cogliere e fissare fedelmente le intenzioni liriche perché Sergio Baldeschi sa molto bene che la poesia è un atto d’amore». Massimo Barile
Vince: Attestato – Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’autore – Pubblicazione della poesia sull’Antologia – Pubblicazione della Poesia su Internet www.club.it
Opera 3^ classificata: «Una lacrima» di Attilio Muscolino, Bolzano. Questa la motivazione della Giuria. «Nel giacimento emozionale emerge la constatazione che il presente è “svuotato” d’ogni senso e lenta è la deriva verso il “mare dei ricordi” che genera una “limpida lacrima”.
Le evidenze liriche vengono cristallizzate nelle cadenze d’una versificazione breve ma efficace.
La Parola di Attilio Muscolino risulta convincente nel fissare le intenzioni poetiche e proporre una sorta di abbandono ad una liquefazione lirica». Massimo Barile
Vince: Attestato – Pubblicazione di un quaderno di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’autore – Pubblicazione della poesia sull’Antologia – Pubblicazione della Poesia su Internet www.club.it
Opera 4^ classificata: «Malinconia» di Paola Paudice, Napoli. Questa la motivazione della Giuria. «Paola Paudice passa al vaglio critico le evidenze liriche come a voler decriptare i “pensieri” ed i “ricordi”, come a voler inseguire lampi di felicità nei meandri della memoria.
Il senso di malinconia pervade l’intera lirica e diventa simbolo fedele della profonda intenzione della poetessa.
Paola Paudice plasma la sua lirica cesellando versi poetici che alimentano il continuo disvelamento interiore». Massimo Barile
Opera 5^ classificata: «Perso dentro i tuoi occhi all’improvviso» di Vittorio Di Ruocco, Pontecagnano (Salerno). Questa la motivazione della Giuria. «Vittorio Di Ruocco offre un canto d’amore tra fragilità e passione travolgente, catapultato in una dimensione che vede “l’anima smarrita” e “sospesa al nulla”.
Il desiderio di “risolvere il mistero” invade l’anima e si plasma con una lenta immersione nel “mare prepotente dell’amore”: dopo il naufragio è necessità vitale nutrire la speranza dell’amore “sincero”, che diventa atto salvifico capace di illuminare la vita». Massimo Barile
Opera 6^ classificata: «Lo scrigno» di Maria Anna Martino, Bagnolo Cremasco (Crema). Questa la motivazione della Giuria. «Lo “scrigno” custodito nell’anima diventa simbolo della visione lirica di Anna Maria Martino, capace di illuminare ed avvolgere le più labili percezioni dell’animo.
L’atmosfera poetica viene resa in modo fedele, tra silenzio e dissolvimento, tra emozione e passione». Massimo Barile
Opera 7^ classificata: «Il tempo mi sfugge» di Mariana Filipova, Miradolo Terme (Pavia). Questa la motivazione della Giuria. «Il senso del tempo che scorre inesorabile e non “lascia traccia” ammanta l’intera lirica di Mariana Filipova.
Nel processo lirico emerge la consapevolezza che i sogni sono ormai “dimenticati” ed è arduo “riempire i vuoti”: occorrono “suture” che permettano all’animo di cicatrizzare la percezione dell’immane caduta nell’oblio». Massimo Barile
Opera 8^ classificata: «Brezza» di Maria Colombo LGE, Bovisio Masciago (Monza Brianza). Questa la motivazione della Giuria. «Nella visione poetica di Maria Colombo la percezione della “brezza”, come simbolo lirico che percorre l’intera composizione, conduce ad “antiche cantilene” che espandono le “memorie sepolte” in sconosciute regioni dell’animo.
L’esplosione della vita diventa “colpo di fulmine/nel silenzio” che illumina la visione e la percezione lirica della poetessa.
Maria Colombo sente profondamente la poesia come luogo dell’anima e, con la sua Parola, distilla l’intima sostanza poetica». Massimo Barile
Opera 9^ classificata: «Umana pace» di Claudia Casadei, Falconara M.ma (Ancona). Questa la motivazione della Giuria. «Nella lirica di Claudia Casadei il concetto di pace viene declinato in un canto lirico che vede la “pace graffiata via dai volti”, “estirpata alla notte”, alle “lacrime infinite” ed al “fuoco della guerra”, fino all’evidenza ultima dell’auspicio che vi possa finalmente essere il dominio dell’amore». Massimo Barile
Opera 10^ classificata: «I tuoi occhi» di Filomena Domini, Eboli (Salerno). Questa la motivazione della Giuria. «La poesia di Filomena Domini pone al centro del divenire lirico la percezione della poetessa che, nel verso “I tuoi occhi”, ritrova il senso dell’esistere: quegli stessi “occhi” che riconducono alla natura, “all’antico pianto” e scrivono “madrigali d’amore”.
Da tali evidenze emerge la simbolica figura lirica che si “specchia nell’anima”, custodita nello scrigno esistenziale, che miscela richiami e percezioni dell’animo». Massimo Barile
Dal 4° al 10° classificato vincono: Attestato – Pubblicazione della Poesia sull’antologia con assegnazione di 2 copie gratuite a ciascun Autore – Pubblicazione della Poesia su Internet www.club.it
La Giuria della XXVII Edizione del Premio Città di Melegnano 2023 presieduta nella sezione Narrativa da Monica Colombini, dopo attenta valutazione delle opere pervenute ha così decretato:
Opera 1^ classificata: «L’amour fou (blu come l’amore)» di Elisabetta Darida, Roma. Questa la motivazione della Giuria. «Bella scrittura che assume i contorni di un dialogo teatro poesia. La narrazione contrappone l’evoluzione dei sentimenti di lui alla parallela evoluzione della consapevolezza di lei che rimpiange e maledice questo amore non amore che diventa morte. Bello, incalzante, doloroso… da leggere e rileggere… mai più». Monica Colombini
Vince: Attestato – Targa Città di Melegnano – Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 100 copie all’autore – Pubblicazione del racconto sull’Antologia della Sezione Narrativa.
Opera 2^ classificata: «Mio padre» di Mariano Berti, Treviso. Questa la motivazione della Giuria. «Il racconto tratteggia una bella figura di padre dedito al lavoro senza risparmiarsi fatica e umiliazione per garantire il sostegno familiare. Bella scrittura fitta di immagini e dettagli che restituiscono una figura umana piena e sfaccettata in una storia familiare di resistenza, desiderio di riscatto e nuova vita in una Italia di valore che ostinatamente non si arrende». Monica Colombini
Opera 3^ classificata: «Mattia» di Alessia Proietti Gaffi, Roma. Questa la motivazione della Giuria. «Si può essere padri per caso, per scelta o per vocazione, indipendentemente dal dato biologico. Il protagonista della storia è la testimonanza delicata e ben tratteggiata nella sua evoluzione di una storia di paternità profonda e matura». Monica Colombini
Opera 4^ classificata: «Ricordo» di Paola Pezzali, Pavia. Questa la motivazione della Giuria. «Il ricordo della storia d’amore è descritto con scrittura semplice e delicata senza cedimenti alla malinconia, rinforzando la certezza che l’amore vero è per sempre». Monica Colombini
Opera 5^ classificata: «I fiori di Hinata» di Roberta Denti, Mulazzano (Lodi). Questa la motivazione della Giuria. «La guerra è sullo sfondo in cui l’infanzia travolta dalla follia umana trova nuova vita senza dimenticare le origini, il proprio paese, il luogo del cuore mai dimenticato dove tornare per ritrovare e custodire il filo della propria ragione di esistere. Il racconto si sviluppa con scrittura naturale e senza sbavature». Monica Colombini
Opera 6^ classificata: «Nobili virtù» di Claudio Di Blasio, Grassobbio (Bergamo). Questa la motivazione della Giuria. «Bella narrazione in cui sullo sfondo della seconda guerra mondiale e del dopoguerra si intrecciano i destini dei protagonisti a dimostrare inequivocabilmente che la guerra tenta di dividere le genti ma la solidarietà umana è capace di guardare oltre l’odio». Monica Colombini
Opera 7^ classificata: «Lettera dagli abissi» di Pierpaolo Fiore, Acri (Cosenza). Questa la motivazione della Giuria. «Ogni parola di questo racconto è un urlo… una verità dolorosa. Il fenomeno dell’immigrazione e delle morti in mare dei migranti si delinea chiaramente come tragedia silenziosa in bilico tra malevolenza politica e dramma umanitario della povertà. Scrittura emozionate!». Monica Colombini
Opera 8^ classificata: «Genesi di una passione» di Alessandro Trinci, Quarrata (Pistoia). Questa la motivazione della Giuria. «Le esperienze emozionanti dell’infanzia si sa lasciano il segno. Il racconto descrive con semplicità e bella scrittura la passione nata dal ricordo di un eccezionale fenomeno naturale e approda in conclusione ad una riflessione profonda che inchioda l’umanità impazzita alla sua essenza di semplice materia armonicamente organizzata». Monica Colombini
Opera 9^ classificata: «Eravamo 3 amici al bar… (Una storia vera)» di Renato Attolini, Busto Arsizio (Varese). Questa la motivazione della Giuria. «Una storia tutta italiana di ricordi in un arco storico di oltre 30 anni tracciato di dettagli legati al costume, ai consumi, alle abitudini e ai sogni di una paese che ha provato a ridarsi un futuro di speranza e benessere. L’amicizia tra i protagonisti è il filo conduttore della narrazione ed è un filo delicato ma indissolubile che attraversa i tempi. Scrittura vivace e che sa di vissuto». Monica Colombini
Opera 10^ classificata: «Le scarpe di Paolo» di Francesca Licata, Santa Margherita di Belice (Agrigento). Questa la motivazione della Giuria. «Una storia delicata, a tratti poetica fatta di piccole conquiste quotidiane ma valori solidi e capacità di sacrificio. Il racconto trova la sua ragione in una semplice frase del protagonista “Tutto ciò che è fatto senza amore verrà trattato senza amore”. Un’unica frase che racchiude la parabola buia della società dei consumi in cui si consumano allo stesso modo prodotti e sentimenti». Monica Colombini
Dal 2° al 10° classificato vincono: Attestato – Pubblicazione del racconto in Volume Antologico dei racconti vincitori della sezione Narrativa, edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione di 3 copie gratuite a ciascun Autore – Pubblicazione del racconto su Internet www.club.it
Opere Segnalate dalla Giuria con Attestato di merito:
«Cinque principesse e un solo regno» di Antonio De Santis, Bologna. Questa la motivazione della Giuria. «Quasi una favola nella quale riecheggiano memorie Shakesperiane. Il valore della semplicità, unita alla purezza dei sentimenti sinceri che non conoscono stagioni ed età, è il grande tema di questo racconto La scrittura semplice rende questo racconto un piccolo regalo narrativo per tutte le età». Monica Colombini
«Dietro i vetri della finestra» di Rolando Perri, Cosenza. Questa la motivazione della Giuria. «Un flusso di variegata gente descritta in punta di parola in un mosaico di piccole umanità in viaggio». Monica Colombini
«La regina dell’estate» di Mirko Valente, Mirandola (Modena). Questa la motivazione della Giuria. «Con scrittura piacevole si snoda una storia d’amore adolescenziale, impossibile, sullo sfondo dell’estate in cui si intrecciano i turbamenti adolescenziali del giovane protagonista, le paure del vivere, le prime esperienze d’amore e la scoperta della sessualità…». Monica Colombini
«Last five minutes» di Nicola Tilli, Basiglio (Milano). Questa la motivazione della Giuria. «Originale restituzione narrata dei momenti che precedono la morte di un uomo che tenta di fare ordine nella sua vita prima di lasciarla per sempre». Monica Colombini
La cerimonia di premiazione avverrà nella città di Melegnano nel mese di marzo-aprile 2024. Gli Autori premiati riceveranno comunicazione in merito a data, luogo e modalità della premiazione.